Come ho già accennato in un precedente articolo, il pnf isometrico è la combinazione di due differenti tecniche di allungamento: lo stretching passivo (o statico rilassato) e lo stretching isometrico.
Tra le varie conseguenze di cui possiamo avvalerci grazie al pnf isometrico, abbiamo come risultato:
- Più flessibilità statica
- L’aumento delle unità muscolari
- Lo sviluppo della mobilità articolare
- L’aumento della forza esplosiva
- L’incremento della massa muscolare
In pratica, una vera e propria tecnica di allenamento!
Dapprima, dopo qualche settimana di regolare esercizio, è possibile sviluppare flessibilità e mobilità articolare.
Poi con l’avanzare dei mesi, si passa da un aumento della forza esplosiva, ad un incremento di unità muscolari e quindi, della tanto ambita massa muscolare.
Non male come tecnica di stretching vero?!
L’unico inconveniente è che per ottenere il massimo dallo stretching pnf isometrico è necessario compiere dei preventivi esercizi dinamici di forza. Nei prossimi articoli vedremo come.
Per il momento ti basti sapere che lo stretching pnf consiste nella contrazione isometrica di un muscolo in fase di allungamento.
Per quanto riguarda gli esercizi veri e propri credo che creerò un apposito manuale.
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Infine, considerando che questa tecnica è particolarmente pericolosa (soprattutto per i principianti), è consigliabile non avventurarsi in tali esercizi senza prima aver approfondito la parte teorica.
Ci sentiamo presto con i nuovi aggiornamenti… Forti ed elastici! 😉