Da anni anche qui in Italia ha preso piede una particolare tecnica di massaggio nata in Oriente nel 5000 a. C. .
Si chiama riflessologia plantare.
Secondo questa pratica, tramite accurati massaggi e digito-pressioni sulla pianta del piede, è possibile ristabilire l’equilibrio energetico dei vari organi presenti nel nostro corpo.
Ad ogni area corrisponde una ben precisa zona corporea:
È una antica tradizione della medicina cinese, e vede la sua applicazione nelle medicine alternative, nei centri benessere e nei massaggi Shiatsu.
Molto genericamente (mi raccomando, che resti tra noi ;-)), la riflessologia plantare può essere definita come "la proiezione del nostro corpo disegnata sulla pianta dei piedi".
E come vedi nella sovrastante immagine, ogni area è colorata in maniera diversa in base all’organo e/o ghiandola che va a stimolare.
Per individuare tutte queste aree sensibili è stata dunque necessaria un’attenta sollecitazione dei rispettivi organi, in relazione alle ossa e ai muscoli.
Infatti, anche se di primo acchito può sembrare inverosimile, se le aree riflesse vengono sollecitate secondo determinati parametri è possibile ottenere la scomparsa del dolore, anche se la zona in questione si trova a metri di distanza.
Per questi motivi l’applicazione della riflessologia plantare richiede molta precisione, esperienza e una buona conoscenza del corpo umano.
Ed anche se attualmente non è riconosciuta dalla medicina tradizionale, i benefici sono numerosi: rilassamento del sistema muscolare, un miglior afflusso della circolazione sanguigna e rapida soluzione per la stanchezza.
P.S: Secondo gli esperti di riflessologia plantare, a seconda della zona sollecitata dalla pianta del piede, è possibile influire su: linfonodi, seni, nuca, sommità del cranio, collo, tiroide, esofago, occhi, trachea, colonna vertebrale, stomaco, pancreas, reni, intestino, vescica e nervo sciatico.