Svelato il cosiddetto “Potere dello Stretching”


E’ a distanza di 5 ulteriori anni, fatti di interminabili ed interessantissime ricerche svolte a cavallo tra il mondo esoterico/scientifico che posso spiegare con molta più precisione, ciò che sui primi passi chiamai più genericamente “Il Potere dello Stretching” (di cui ho creato un ebook di recente rinominato "Via le Tensioni") .

L’illuminazione è arrivata con il senno di poi, quando dopo un discreto periodo di pratiche come la meditazione, il ricordo di sé (da G. I. Gurdjeff), il lavoro in calma di cui parla Rocco Bruno, ecc. ecc., mi resi perfettamente conto che quella magnifica sensazione di forza, lucidità mentale, di controllo delle emozioni di cui parlavo e tanto altro, non era altro che un accentuato stato di coscienza di sé… o qual dir si voglia, di presenza, ricordo di sé, ecc…

Ora, per chiarire meglio il concetto di presenza (ampiamente spiegato nelle scuole esoteriche) è indispensabile fa re alcuni passi indietro nello studio dell’essere umano, o ancora meglio dell’essere.

Distinguiamo innanzitutto i vari corpi dell’essere umano:

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* Visita anche la pagina Wikipedia sui vari corpi nelle discipline esoteriche.

A questo punto, ciò che io semplificavo e riassumevo ingenuamente nel concetto di “Potere dello Stretching” si può anche tradurre in presenza, stato di coscienza, spirito, terza forza, un vero e proprio contatto con il nostro essere o parte spirituale, ecc. ecc., il/la quale, nel costante stato di disattenzione dovuta al pensiero discorsivo e alla quotidiana identificazione con le nostre varie parti egoiche, non ha modo di manifestarsi se non in rari casi di raccoglimento… Tutto ciò è dovuto principalmente al fatto che per il più del nostro tempo rivolgiamo la nostra attenzione (pensieri, energia, ecc.) al nostro esterno invece che al nostro interno…

Col senno di poi ho compreso che la propriocezione che si verifica attraverso lo stretching non è nient’altro che un intimo stato di coscienza ottenibile anche attraverso altre pratiche come può essere la meditazione, le varie tecniche di respiro, il lavoro in calma, ecc. ecc.

E’ da specificare /notare che quando prendiamo coscienza del nostro corpo di verifica un intensa situazione di presenza o coscienza di tutto ciò che accade in esso.

Ho inoltre scoperto che per scaricare la tensione muscolare non è per forza indispensabile lo stretching della parte interessata, ma è sufficiente una buona presenza associata a ripetute sequenze/sessioni di respiri. ES: porto l’attenzione sulla parte tesa mentre inspiro, e lascio andare la zona tesa quando espiro. A questo proposito ho trovato molto utili gli esercizi audio mp3 con la dicitura “mindfulness” (che vi consiglio fortemente) del Dr. Nitamo Montecucco sul sito del Progetto Benessere Globale.

Ho anche riscontrato un significativo aumento della temperatura corporea in prossimità di gambe e piedi, nel momento in cui porto l’attenzione ed il respiro su di esse (e questo, datemi un vostro parere a riguardo su come la pensate o cosa avete sperimentato a riguardo, credo proprio sia dovuto alla ripresa della circolazione energetica eterica…).

Un'altra rivelazione che ho potuto comprovare da me in questi anni è che sono certe emozioni (o il tipo di umore che produciamo tipo paure, ecc.) a provocare le tensioni, innanzitutto del nostro addome e via via delle varie parti del nostro corpo.

Finché si parla di emozioni forti tipo rabbia o paura, le si può percepire molto più facilmente che si manifestano sul plesso solare, ma capita altrettanto facilmente che altri tipi di emozione si manifestino a livello inconscio (vedremo come più avanti…), producendo in noi un incomprensibile e confuso stato di disagio…

Per quanto mi riguarda definirei quindi il tanto misterioso "potere dello stretching" uno stato d’animo sereno, in assenza di pensieri…


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